Prime disposizioni sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in materia di lavoro
Il Consiglio dei Ministri numero 78, riunitosi il 23 aprile 2024, ha dato il via libera a un progetto di legge che mira a introdurre disposizioni e a delegare al Governo la competenza in materia di intelligenza artificiale.
Secondo il progetto di legge, nell’ambito dell’impiego dell’IA nel contesto lavorativo, si applicherà il principio antropocentrico. Si sottolinea che l’intelligenza artificiale può essere impiegata per migliorare le condizioni lavorative, proteggere la salute mentale e fisica dei lavoratori, migliorare la qualità del lavoro e aumentare la produttività, nel rispetto del diritto dell’Unione europea. È essenziale rispettare i principi di equità e non discriminazione, e l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale per l’organizzazione o la gestione del rapporto di lavoro non deve mai discriminare.
È prevista la creazione di un Osservatorio sull’adozione dei sistemi di IA presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Per le professioni intellettuali, si stabilisce che il pensiero critico umano debba sempre prevalere sull’uso degli strumenti di intelligenza artificiale, i quali possono essere impiegati solo a supporto dell’attività professionale. Inoltre, per garantire la fiducia tra professionista e cliente, è stato stabilito che le informazioni sui sistemi di intelligenza artificiale utilizzati debbano essere comunicate al cliente in modo chiaro, semplice ed esaustivo.
Una novità riguarda gli impatriati, i quali, per beneficiare del regime agevolativo, dovranno aver svolto attività di ricerca nel campo delle tecnologie di intelligenza artificiale.
Nel Piano Didattico Personalizzato (PDP) delle scuole superiori, sarà possibile inserire attività volte all’acquisizione di ulteriori competenze per gli studenti ad alto potenziale cognitivo, tramite esperienze di apprendimento presso istituzioni di formazione superiore.
